Prix Italia 2017
Abbiamo ospitato il 69° Prix Italia, dal titolo “Back to Facts”. Il concorso internazionale è organizzato dalla RAI per premiare i programmi di qualità, Radio, TV e Internet.
Abbiamo ospitato il 69° Prix Italia, dal titolo “Back to Facts”. Il concorso internazionale è organizzato dalla RAI per premiare i programmi di qualità, Radio, TV e Internet.
A chi afferma che parlare di fatti sia fuori tempo, che tutto è soggettivo e che nella nostra società liquida occorra convivere con la post verità, Prix Italia risponde che senza i fatti i media non hanno più senso.
Le fake news assediano l’informazione e occupano il dibattito pubblico. Giornalisti contro social network, media tradizionali contro piattaforme internet, politici contro tv e giornali.
Oltre 200 i prodotti presentati quest’anno in concorso. Musica, serie televisive, programmi documentari, la scelta per i giurati non è stata facile.
I workshop sono stati affiancati da letture ed eventi, durante i quali i diversi relatori, provenienti da ogni angolo del mondo, hanno scambiato opinioni e presentato le proprie idee.
Il Segretario Generale del prestigioso premio ha affermato: “Abbiamo scelto Milano per godere in questi giorni di discussione e di lavoro dell’energia di una città in pieno sviluppo europeo, avendo a fianco nella preparazione, con convinzione e generosità, le istituzioni cittadine e la Regione”.
Quest’anno erano presenti 47 gli Enti radiotelevisivi pubblici e privati, in rappresentanza di 31 Paesi dei cinque continenti.
Storia del Festival
La prima edizione del Festival si tenne a Capri, nel 1948, originariamente dedicato soltanto a lavori radiofonici, e nel 1957 fu esteso anche ad opere televisive. È poi stato organizzato in molte delle città d'arte italiane più note, divenendo presto una manifestazione fra le più importanti del suo genere in campo mondiale.
L'idea di un premio radiofonico internazionale era stata proposta nella primavera del 1948, durante una riunione fra il direttore generale della Rai, Salvino Sernesi, il direttore dei programmi Giulio Razzi, il dirigente del settore drammatica e rivista e il commediografo Sergio Pugliese.
Il 13 settembre dello stesso anno fu la data indicata per riunire a Capri le delegazioni di quattordici enti radiofonici in rappresentanza di Austria, Stato del Vaticano, Egitto, Francia, Gran Bretagna, Italia, Principato di Monaco, Olanda, Polonia, Portogallo, Svezia, Svizzera, Cecoslovacchia e Trieste, che allora era territorio libero. In quella stessa occasione fu redatto un regolamento e ufficialmente istituito il premio di stampo internazionale.
Una delle prerogative del Prix Italia, ancora oggi in vigore nell'attuale statuto, fu costituita dal fatto che l'ammontare delle vincite era frutto del contributo che ogni emittente doveva versare ad ogni edizione presso il Segretariato, organismo che fu istituito fin dagli albori. Un meccanismo democratico che consentiva alle stesse emittenti di assumere la responsabilità del proprio operato.
Da allora l’appuntamento con il Prix ha portato la comunità dei braodcaster internazionali a riunirsi in alcune delle più belle località italiane. In 69 anni di storia, il Prix ha coinvolto nella discussione sui nuovi prodotti della comunicazione ogni area del territorio nazionale
Partecipazioni e premi
Nel corso delle varie edizioni hanno presentato i loro lavori artisti fra i più noti in campo internazionale come Berthold Brecht, Riccardo Bacchelli, Umberto Eco, Italo Calvino, Eduardo De Filippo, Françoise Sagan fra gli scrittori, Ermanno Olmi, Francesco Rosi, Krzysztof Zanussi, Sidney Pollack, Roberto Rossellini fra i registi, e Luciano Berio, Bruno Maderna, Flavio Emilio Scogna, Lorenzo Ferrero, Krzysztof Penderecki fra i compositori.
Hanno vinto premi personaggi internazionali come Ingmar Bergman, Harold Pinter, Daisy Lumini, Eugène Ionesco, Federico Fellini, Samuel Beckett, René Clair, Werner Herzog e molti altri.